MARTEDI GIALLO

In collaborazione con IL CLUB DEL GIALLO

Il criminale pallido

Recensione e trama

Il criminale pallido, Philip Kerr, Fazi

E’ molto caldo nell’estate berlinese del 1938. Una stretta soffocante e torrida avvolge la città tanto da intorpidirla e annientarla: in questa atmosfera in cui gli unici venti che soffiano sono quelli di una tragedia in arrivo, scompaiono alcune ragazze tedesche. I loro corpi vengono ritrovati martirizzati. E’ questo l’avvio de “Il criminale pallido” di Philip Kerr seconda avventura della trilogia berlinese dell’autore scozzese (è nato a Edimburgo nel 1956). Ad indagare è ancora una volta Bernie Gunther, un detective anomalo che ha lasciato la Kriminalpolizei per dedicarsi alla “libera professione”. Gunther è un berlinese antinazista, donnaiolo e beffardo, acuto, ma con la capacità di infilarsi nei guai. In questa Berlino sfavillante come una serata di fuochi d’artificio in attesa di precipitare nel buio più assoluto, Gunther deve affrontare un caso complesso per i legami più o meno evidenti con i nuovi potenti, pronti ad agguantare la città tedesca e portare l’Europa sull’orlo della guerra nascondendo le loro segrete inclinazioni sotto il tappeto del mondo. E’ un giallo forte e coinvolgente: un primo esempio lo avevamo avuto con “Violette a marzo” con l’entrata in scena di Bernie Gunther e un caso da risolvere alla vigilia delle Olimpiadi del 1936. In “Il criminale pallido” Bernie dovrà fare i conti con una notizia straziante. La trilogia si conclude con “Un requiem tedesco”. Kerr usa una scrittura essenziale e avvolgente, il suo Bernie Gunther è un equilibrista a volte ingenuo ma non banale, tra la fede nella giustizia e la consapevolezza di vivere in un sogno pronto a trasformarsi in incubo.

Trama

Durante la torrida ondata di caldo estivo che affligge Berlino nel 1938, il popolo tedesco attende con ansia l’esito della conferenza di Monaco domandandosi se Hitler trascinerà l’Europa in una nuova guerra. Nel frattempo, in città sono scomparse diverse ragazze adolescenti, tutte bionde con gli occhi azzurri, tutte bellezze ariane. Heydrich in persona assolda il detective Bernie Gunther, costringendolo a tornare nella Kriminalpolizei, a capo di una squadra che faccia luce sul caso. Mentre qualcuno cerca di far ricadere la colpa su un membro della comunità ebraica, l’investigatore si cala nei meandri della prostituzione, della pornografia e della stampa estremista: la Germania hitleriana, sotto la sua patina di ordine e decoro, nasconde sentieri sotterranei cosparsi di depravazione. E, come se non bastasse, la Notte dei cristalli è alle porte. Colpi di scena, depistaggi, intuizioni e una buona dose di maleducazione: tutto quello che serve per un romanzo poliziesco vecchio stile riuscito in pieno, frutto di una mente geniale. Con Il criminale pallido Kerr si conferma maestro: è il momento di riscoprire l’iconico Bernie Gunther, il detective privato antinazista più scorretto di sempre.