L'estate di Piera

Recensione e trama

Giampaolo Simi e Piera degli Esposti, L'estate di Piera, Rizzoli

“Un’ombra , ecco cosa stava inseguendo. Un’ombra notturna. O forse la sua stessa ombra”. E’ estate, una calda estate romana, Piera è un’attrice e quella sera si affaccia alla finestra del palazzo storico in cui vive. E’ curiosa, ma no si lascia intimidire dalle ombre che quella notte scivolano veloci, soprattutto una richiama la sua attenzione e Piera si chiede “cosa ci fa un uomo con un grosso sacco nero vicino al pozzo?” E’ “L’estate di Piera” di Giampaolo Simi e Piera Degli Esposti (Rizzoli), un giallo acuto, pieno di colpi di scena. Piera dovrà convincere l’Ispettore Grossmeier che le ombre si confondono e si dissolvono, ma non il delitto e lo dovrà fare all’ombra del Riccardo III. Un libro per tutti gli appassionati di gialli, di teatro e di buone letture.

Trama

Piera è una leggenda e ha scritto la storia del teatro italiano. Soprattutto, è ostinata e ribelle, non ama i potenti, e sa bene quant'è sottile la differenza tra il palco e la vita. Del resto, nello spettacolo della commedia umana si mente, si tradisce, si recita a soggetto. E può anche capitare di uccidere. Adesso Piera ha deciso di sfidare Shakespeare e allestire la prima rappresentazione al femminile del Riccardo III. Lei è fatta così. Intanto Roma soffoca nell'afa di luglio. Il delitto, però, non va mai in vacanza. E una notte, da una finestra del suo appartamento vicino piazza Navona, l'attrice nota una sagoma disfarsi di un grosso sacco nel pozzo del cortile. La visione fortuita innesca la girandola degli eventi, mentre sullo stabile cala l'ombra del sospetto. Tra il viavai dei clienti del B&B al primo piano e la scaciata movida che affolla le vie del centro, Piera dovrà risolvere il mistero dell'omicidio di una ragazza, nonostante lo scetticismo della collaboratrice Dolores e l'indolenza della città. Ad affiancarla nell'indagine, che si trasforma presto in un duello psicologico con l'assassino, c'è l'ispettore Grossmeier, un poliziotto altoatesino trasferitosi nella Capitale, a cui l'abbraccio di mamma Roma non dà conforto.