Flora

Recensione e trama

Alessandro Robecchi, Flora, Sellerio

Ottava avventura del ‘detective per caso’ Carlo Monterossi quella uscita pochi giorni fa, per i tipi di Sellerio, a sette anni esatti dall’esordio della serie con il folgorante “Questa non è una canzone d’amore”. Stavolta Monterossi, autore di successo e creatore, pentito, di un programma dagli ascolti stratosferici che punta sulla ‘tv del dolore’, torna in primo pano dopo che, nelle ultime due ‘puntate’ della saga, era stato messo un po’in ombra dal suo investigativo Ghezzi-Carella. Un ritorno in grande stile visto che si troverà a tentare di fare luce sul rapimento della conduttrice dellasua trasmissione, “Crazy Love” e regina assoluta del trash: figura che sembra ritagliata perfettamente su quella di Barbara D’Urso o, almeno, le somiglia moltissimo. I rapitori sono noti dall’inizio ma sconcertante è la richiesta di riscatto: 10 milioni di euro ma anche e soprattutto un’ora in diretta televisiva, senza pubblicità e senza interruzioni, per raccontare la storia del poeta surrealista Robert Desnos. Anche stavolta Monterossi, con tutto il corredo di personaggi che attorno a lui ruotano (compresa l’esilarante governante Katrina), fa centro e fa ridere con una ironia elegante ma anche riflettere: tra l’altro sul falso in Tv che diventa ‘più vero della realtà’.

Trama

Flora De Pisis è stata rapita. La regina della tivù del dolore, Nostra Madonna delle Lacrime, la principessa del cinismo, la diva tanto umana, l'amore delle masse, la cui popolarità è in gran parte merito di Carlo Monterossi, inventore, pentito, del programma Crazy Love. Ed è a lui che il capo indiscusso della Grande Tivù Commerciale affida la delicatissima faccenda, nella speranza che la trattativa rimanga segreta. Carlo si mette al lavoro con la «sua squadra»: l'investigatore Oscar Falcone, la sua socia Agatina Cirrielli, ex sovrintendente di polizia, e Bianca Ballesi che conosce i segreti indicibili del programma di Flora. È un vero sequestro o una trovata pubblicitaria? E poi: chi sono i rapitori? Cosa vogliono? La richiesta del riscatto arriva quasi subito: dieci milioni di euro, ma soprattutto – inaudito – un'ora di trasmissione in diretta nell'orario di massimo ascolto. Libera, pirata, senza controlli né spot pubblicitari. Incredibile. Inaccettabile. A meno che... Mentre la tensione cresce, il Paese si agita alla notizia ormai pubblica, i media sembrano impazzire e la data della messa in onda si avvicina, i «terroristi» sembrano sempre più una brigata di agitatori surrealisti, guidati da una coppia che ha inventato «un piano bellissimo, oltre le stelle» e ispirati da un grande artista: Robert Desnos, poeta e resistente. In un romanzo dal ritmo denso, che dosa magistralmente poesia e suspense, si intrecciano misteriosamente mondi lontanissimi: lo show nazional-populista della tivù, estremo esercizio di cinismo, e la Parigi degli anni Venti, delle avanguardie, delle cave e dei bistrot dove esplodeva la rivoluzione surrealista, tra amour fou e Resistenza. Alessandro Robecchi firma una delle avventure più coinvolgenti di Carlo Monterossi, ricca di tensione noir e passione letteraria, ambientata come sempre in una Milano vista dai banconi dei bar, dai salotti borghesi, dalle scrivanie degli uffici, dai marciapiedi e dalle finestre dei palazzi di periferia. I suoi romanzi – meccanismi precisi, ironia irresistibile nei dialoghi e nelle trovate – gettano sempre uno sguardo disincantato e illuminante sulla nostra società.